Inni di Attesa – Un’Alba Nuova

In questo mondo la speranza è qualcosa che a volte sembra utopistico: il male esiste e lo vediamo ogni giorno, ognuno pensa per sé e non c’è più comprensione dell’altro, anzi il vicino sembra darci fastidio solo per la sua semplice esistenza. Ma da cristiani non dobbiamo perdere la certezza del bene che ci ha fatto Gesù, che con la sua nascita ci ha dato una possibilità. Per questo secondo appuntamento di Inni di Attesa, parliamo dell’inno Un’alba nuova.

Questo articolo si inserisce nella nostra serie di articoli legata all’Avvento 2025.

Melodia e testo

Qui potete ascoltare l’inno cantato dalla Chiesa Battista di Teatro Valle (RM)

Clicca qui per leggere il testo dell’inno.

Origini dell’inno – Avvento 2025

L’inno nasce in Francia dalla composizione di Jo Akepsimas, compositore greco naturalizzato francese, con il titolo originale di Aube Novelle (Alba nuova, appunto). Il nome italiano prevede anche l’articolo perché è tradizione, soprattutto nelle realtà riformate e anglicane, di nominare gli inni non solo con il numero di catalogazione, ma anche con la prima frase della prima strofa.

L’inno 70 non è però l’unica composizione di Akepsimas: laureato in lettere classiche, filosofia e musica, a partire dai 28 anni egli si è dedicato totalmente alla musica religiosa, dando alle sue idee una forte influenza jazz e blues. Questo percorso spirituale e musicale ha portato alla perfetta fusione di elementi tradizionali e moderni, creando inni e canti che toccano il cuore di tutti.

Scritture bibliche di riferimento

La figura dell’alba è tipica dei periodi di Avvento, in quanto Gesù Cristo con la sua nascita porta una novità: non solo il Figlio di Dio viene al mondo, ma il suo compito è quello di liberarci e di portare pace nei popoli, liberando i santi credenti dal timore e dal male. L’alba nuova è quindi un tempo di rinnovamento, una era che nasce insieme al Redentore e che ci conduce verso una vita intrinsecamente nuova e migliorata. Il tema della venuta del Signore è forte e ripetuta in ognuna delle tre strofe del canto, un chiaro invito ad avere speranza nella liberazione durante l’attesa. Calzano quindi a pennello le parole del primo capitolo del Vangelo di Luca:

Grazie ai sentimenti di misericordia del nostro Dio, per i quali l’Aurora dall’alto ci visiterà, per risplendere su quelli che giacciono in tenebre e in ombra di morte, per guidare i nostri passi verso la via della pace.

Luca 1:78-19

Miei cari e mie care, che voi tutti e tutte possiate attendere la nascita del Bambino con la speranza certa che il Figlio di Dio ha portato la liberazione per chi crede in lui! Con questo augurio, ci vediamo al prossimo giorno di Avvento; buona attesa!

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