Che sia classico o moderno, verde o con la neve, naturale o artificiale, l’albero di Natale è un simbolo ormai consolidato nella nostra tradizione natalizia. Questo sempreverde, che normalmente è una conifera, è come la corona un simbolo proveniente dalla Germania (ne abbiamo parlato qui) ed è posto preferito di Babbo Natale per mettere i suoi doni. Oggi approfondiamo le sue origini.
Origini – Albero di Natale
L’origine dell’albero è veramente nebbiosa, per molti fusa totalmente con le culture pagane europee, mentre per altri la connessione è solo limitata.
La principale leggenda è legata all’anno 724 d.C., quando San Bonifacio, nel tentativo di convertire la tribù germanica dei Catti e porre fine alla terribile pratica dei sacrifici umani, decise di abbattere con un’ascia una quercia sacra collegata al culto del dio Thor. Dalle radici di questa sorse un abete, e questo evento venne visto come un miracolo simboleggiante la nascita di Cristo. D’altronde, non dobbiamo dimenticare che l’albero nella Bibbia è un soggetto molto presente.
Nonostante alcune fonti diano l’origine del simbolo nella Basilea del XIII secolo o nei paesi baltici, una delle fonti storiche connesse al mondo tedesco affermano che l’ideatore dell’albero fu proprio il riformatore Martin Lutero, grazie al quale la pratica nel tempo divenne ben consolidata in tutta la Renania e in generale al di sopra del Reno. Anche le candele come decorazione gli vengono attribuite, in quanto rappresentative delle stelle create da Dio. Grazie poi all’adozione prussiana, l’albero subì un’enorme diffusione nel resto della Germania. Nel 1800 il simbolo natalizio arriva anche nella Gran Bretagna vittoriana grazie al consorte della Regina, il principe sassone Alberto; infine, in Italia il primo luogo a vedere la decorazione è il palazzo del Quirinale, grazie all’addobbo voluto dalla Regina Margherita. Oggi il Tannenbaum (nome tedesco dell’albero di Natale) è un elemento quasi indispensabile, ben apprezzato nel mondo protestante quanto in quello cattolico.

Simbologia dell’albero di Natale
Come ogni elemento con richiami teologici, anche l’albero di Natale presenta una simbologia. Come per la corona, ad esempio, la scelta di un albero sempreverde ricorda l’eternità dell’amore di Dio e dell’alleanza col suo popolo, ma anche le luci hanno una forte valenza, in quanto ricordano non solo le stelle, ma anche la nascita di Gesù come luce che viene nel mondo; l’abete ha poi una forma triangolare, una forma spesso legata alla Trinità. Altra chicca è che l’abete era l’albero che, secondo la credenza popolare tedesca, la cicogna sceglieva per posare i neonati; un bel parallelismo con la nascita del Gesù Bambino!
Quando fare l’albero?
La data adatta alle decorazioni è una guerra aperta, ognuno ha le sue opinioni e sembra che sia sempre troppo presto o troppo tardi; quindi, quando andrebbe fatto l’albero? In realtà, non esiste una data fissa! Negli Stati Uniti, ad esempio, si decora il giorno successivo al Ringraziamento, mentre negli ambienti cattolici l’8 dicembre (giorno dell’Immacolata Concezione) è quello giusto; ancora, esiste l’usanza di decorare a Santa Lucia o a San Nicola (13 e 6 dicembre), mentre c’è chi vuole sentire l’atmosfera solo a ridosso del 24 e addobba tra il 21 e il 23. Io personalmente sono della linea del mettere le decorazioni la settimana che porta alla prima domenica di avvento, in quanto questa simboleggia il primo giorno dell’anno liturgico. Insomma, decorate quando lo sentite giusto!
Avete fatto l’albero di Natale?
