Ognuno di noi ha un qualcosa che tende ad accumulare: c’è chi ama molto i libri e ne compra più di quanto riesca effettivamente a leggere, mentre c’è chi ama le borse firmate, o ancora chi non può fare a meno di acquistare una cartolina in ogni luogo che visita.
Io? Io accumulo Bibbie, di ogni tipo, lingua o versione. Originale, vero? Eppure sono sicura che qualche persona religiosa può condividere questa passione con me! Al momento ho ben 10 Bibbie, molte di queste complete mentre altre ridotte al Nuovo Testamento o Salmi; la cosa ancora più bella è che sono quasi tutte diverse nella loro traduzione o addirittura nella lingua, in quanto ne possiedo non solo di italiane, ma anche di inglesi (americano e standard) e tedesche. Parlando anche spagnolo e un po’ di russo, spero di aggiungere anche queste traduzioni nella mia collezione, e chissà se un giorno non ce ne saranno altre!
Perché avere tante Bibbie?
Giustamente, la domanda che potrebbe arrivare è sul loro utilizzo: cosa te ne fai di così tante Bibbie? Effettivamente può sembrare assurdo avere così tanti testi sacri uguali e c’è il rischio che l’abitudine faccia utilizzare sempre la stessa e metta le altre nel dimenticatoio, rendendole un mero oggetto da mensola che nessuno nota nonostante il suo enorme potere. Fatemi però dire che possedere più Bibbie non è un mero vezzo, ma una grande opportunità per tante ragioni:
- Prima di tutto, avere più versioni di un testo ci permette di confrontare le traduzioni, dandoci la possibilità di comprendere l’obiettivo di una certa traduzione o il tipo di approfondimento per cui può risultare più funzionale una versione rispetto a un’altra. Un esempio è la Bibbia TILC o Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente, risultato di un lavoro ecumenico che ha permesso di creare una sorta di “traduzione concordata” con un linguaggio alla portata di tutti, rendendo la lettura delle Scritture possibile a un ampio spettro di fedeli tutti con competenze e capacità differenti;
- Il secondo motivo che mi viene in mente è la comodità di avere la Scrittura sempre con sé: se, ad esempio, si possiede solo una Bibbia con copertina rigida, caratteri grandi e inserti molto elaborati senza dubbio avremo un prezioso oggetto piacevole da sfogliare in casa, ma diventerebbe ostico portarla in giro o in chiesa. In uno scenario simile può quindi essere utile avere anche una versione tascabile con copertina flessibile o in generale più leggera, ottima per non rimanere mai a mani vuote;
- Infine, il mio motivo preferito è quello della varietà di propositi, ossia la situazione in cui ogni Bibbia è pensata per un’attività specifica. Un esempio potrebbe appunto essere la Bibbia tascabile da utilizzare solo per pregare con i versetti per poterla avere sempre con sé, associata a una versione da jounraling per prendere direttamente sul testo appunti durante lo studio biblico. Questo non limita l’uso della Parola, anzi la ampia permettendoci di averla sempre sotto mano in maniera funzionale per ogni occasione.
Come posso usare le mie Bibbie?
Se sei arrivato fino a qui significa che sono riuscita a convincerti sull’utilità di avere più Bibbie, ma non hai idea di come poterle utilizzare. Non preoccuparti, nelle prossime righe ti darò alcuni spunti.
Una compagna di viaggio
L’uso più semplice e bello che si possa fare delle scritture: portarle sempre con noi, che sia sul treno per andare a lavoro o in borsetta mentre aspettiamo un’amica sedute su una panchina. Esorto sempre -in questo blog come nella vita reale- ad avere la Parola incastonata nella mente e nel cuore, e il modo migliore per poterlo fare è sicuramente avendola sempre con sé.

La creatività del Bible Journaling
Con Bible Journaling si intende il connubbio tra lo studio biblico e il journaling, ossia il prendere appunti in maniera creativa. Questa pratica è diventata molto famosa all’estero ma sta prendendo piede anche in Italia, nonostante la presenza di Bibbie italiane con lo spazio per gli appunti scarseggi e si sia ancora costretti a utilizzare le versioni in inglese. Amo molto il Bible journaling perché lo trovo estremamente pratico: prendere appunti creativi su una Scrittura dall’impaginazione specifica non solo permette di rendere creativa la conoscenza della Parola di Dio, ma dà la comodità di poter avere tutto insieme, eliminando il possibile ingombro di quaderni e taccuini. Avere una Bibbia da Journaling e utilizzarla come primario strumento di studio è quindi la scelta perfetta per chi, come me, ama avere un compagno di studio compatto e completo, in cui poter sempre tornare a riguardare pensieri e nozioni in maniera veloce e diretta. La regola base è però una, da tenere sempre a mente: non date peso all’estetica che vedete online! Su Pinterest si trovano tantissimi contenuti di Bible journaling che si avvicinano a delle vere e proprie opere d’arte, ma l’essere poco creativi non deve fermare la vostra volontà perché l’importate non è l’estetica, ma il contenuto.
Ho già trattato l’argomento Bible Journaling su questo blog, se siete curiosi leggete il mio articolo sui migliori strumenti per iniziare!


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Una Bibbia per la Preghiera
Avete mai sentito parlare di Prayer Bible? Questo utilizzo è intuibile dal nome: una Bibbia dedicata solo alla preghiera, con cui poter meditare e pregare direttamente con i versetti biblici. Io la trovo un’ottima idea, soprattutto perché a volte è difficile trovare le parole con cui pregare (noi protestanti non usiamo delle strutture e abbiamo come unica preghiera il Padre Nostro) e in questi casi cercare riferimenti scritturali può essere molto utile.
Non mi dilunghero molto perché ho già scritto un articolo su Come costruire la propria Prayer Bible, dove potete trovare tutti i passaggi.


Per non dimenticare studi e predicazioni
Ultimo suggerimento è l’utilizzo di una Bibbia come diario, o forse sarebbe meglio dire come archivio: che ne dite di una Bibbia pensata esclusivamente per prendere appunti durante le predicazioni o gli studi biblici? Io sono una persona con una soglia dell’attenzione veramente bassa e a lungo andare l’idea di perdermi parti importanti dei sermoni ha iniziato a darmi molta frustrazione, facendo nascee in me la necessità di segnare da qualche parte tutto quello che ritenevo importante durante il culto e durante le attività che facciamo in chiesa. Quello che faccio è portare con me ogni domenica un quadernino su cui prendere appunti, i quali vengono successivamente trascritti su una Bibbia da journaling in italiano edita ADI Media. Non amo questa versione perché le Scritture sono divise in troppi volumi e il tipo di carta non si presta molto ai colori e agli evidenziatori, ma può essere una buona base in quanto non serve tradurre nulla.


Tanti modi per convivere con la Parola
Questi sono solo alcuni esempi di come si possono utilizzare le proprie Bibbie, ma adesso voglio sentire anche le vostre idee! Come siete soliti studiare la Parola, preferite un quaderno o vi piace il journaling?
